Giovedì 16 gennaio 2020 si rinnova l’appuntamento con il rito delle Farchie. Famosa manifestazione folkloristica che si svolge a Fara Filorum Petri (CH).
A Fara Filorum Petri per la tradizione delle Farchie
Giovedì 16 gennaio in vista del giorno dedicato a Sant’Antonio Abate si accendono le tradizionali Farchie a Fara Filorum Petri. L’appuntamento è per le ore 15, nel piazzale di fronte la chiesa dedicata al Santo. L’evento è organizzato dal Comune con la collaborazione del Comitato Feste di Sant’Antonio Abate, sarà trasmesso anche in diretta streaming. Il mito alla base del rito è basato su un miracolo di sant’Antonio durante l’invasione francese. Nel gennaio 1799 le truppe francesi dopo aver abbattuto la fortezza di Civitella sciamano in Abruzzo e arrivano nei pressi di Fara Filorum Petri. Mentre si apprestano al saccheggio come per miracolo le querce dei boschi cariche di neve prendono fuoco. Il gigantesco falò allontana le soldataglie e salva il paese. È la notte del 16 gennaio vigilia di Sant’Antonio Abate. Questa data diventa per tutti il giorno delle farchie.
La celebrazione impegna tutte le contrade
Questa festa è molto sentita dalla popolazione e tiene occupate tutte le contrade. Soprattutto nella preparazione delle farchie che sono fasci di canne pazientemente raccolte e messe a seccare durante l’anno. Dalle contrade partono trattori decorati con sopra le farchie, ovvero Queste canne vengono saldamente serrate. E’ norma che i cortei prima di iniziare il viaggio recitino le litanie lauretane. Un suonatore di “trevucette” si mette a cavallo della farchia mentre un tamburino si mette a capo del corteo. Gli abitanti delle contrade scaricano la farchia poggiandola sul suolo e quindi, al comando di un uomo chiamato capofarchia la innalzano in piedi. Quando tutte le farchie sono alzate si dà inizio all’incendio. Alcuni mortaretti incendiano la sommità come una grande torcia. Le farchie bruciano fino al mattino seguente e l’antico atto del fuoco purificatore assume valore di rievocazione storica.