“Anelante” di Rezza Mastrella

“Anelante” di Rezza Mastrella chiude “Verba Manent”

“Anelante” di Rezza Mastrella chiude il calendario “Verba Manent” dell’Accademia teatrale Arotron

Domenica 5 maggio 2019 all’Auditorium Flaiano di Pescara “Anelante” di Rezza Mastrella chiude “Verba Manent”.

L’evento “Verba manent… le parole restano tra musica e teatro” è nato dalla collaborazione tra l’Accademia teatrale Arotron e l’Assessorato alla cultura del Comune di Pescara.

Dopo l’esibizione di Tosca con i suoi “Appunti musicali dal mondo” e di Neri Marcoré con “Le mie canzoni altrui”, domenica 5 maggio 2019 alle ore 21 sul palcoscenico dell’Auditorium Flaiano di Pescara (lungomare Cristoforo Colombo) salirà Antonio Rezza con lo spettacolo “Anelante”.

Con “Anelante” le parole restano. Anche quando vengono svuotate, corrose dall’interno. Urlate, vomitate, scaricate, scagliate da una “bocca in avaria”. Rimane il rumore, rimangono i graffi. Si rimane in un recinto, ad anelare, senza sporgersi, convinti di conoscere il mondo. Non c’è dialogo per chi si parla sotto.

REZZA/MASTRELLA

artisti geniali, premiati con il Leone d’Oro alla carriera alla Biennale di Venezia nel 2018; con “Anelante” Antonio Rezza propone per domenica 5 maggio uno spettacolo scritto da lui stesso in stretta relazione con l’habitat scenico creato da Flavia Mastrella, mostrando il lato perturbante della parola, la sua potenzialità di mistificare e colpire, quando è incompresa da coloro stessi che la pronunciano.

ANELANTE:

di Flavia Mastrella e Antonio Rezza, con Antonio Rezza e con Ivan Bellavista, Manolo Muoio, Chiara A. Perrini, Enzo Di Norscia; (mai) scritto da Antonio Rezza; habitat di Flavia Mastrella; assistente alla creazione Massimo Camilli; disegno luci Mattia Vigo; rielaborato da Daria Grispino; organizzazione generale Stefania Saltarelli; macchinista Andrea Zanarini; una produzione RezzaMastrella -Fondazione TPE – TSI La Fabbrica dell’Attore Teatro Vascello.

La storia. “In uno spazio privo di volume, il muro piatto chiude alla vista la carne rituale che esplode e si ribella. Non c’è dialogo per chi si parla sotto. Un matematico scrive a voce alta, un lettore parla mentre legge e non capisce ciò che legge ma solo ciò che dice. Con la saggezza senile l’adolescente, completamente in contrasto col buon senso, sguazza nel recinto circondato dalle cospirazioni. Spia, senza essere visto, personaggi che in piena vita si lasciano trasportare dagli eventi, perdizione e delirio lungo il muro. Il silenzio della morte contro l’oratoria patologica, un contrasto tra rumori, graffi e parole risonanti. Il suono stravolge il rimasuglio di un concetto e lo depaupera. Spazio alla logorrea, dissenteria della bocca in avaria, scarico intestinale dalla parte meno congeniale”.

Ci si piega. Ci si piega troppo spesso con l’assurdo dietro e si fanno i conti dei traumi passati. Così l’essere inferiore cerca conforto nell’impegno civile. E con la morte altrui ritorna l’amor proprio. Tra balli, feste orientali, lutti premeditati ci si libera della solidarietà, pratica aziendale che genera profitto. Anche la cultura con gli occhiali piega il culo. Chi legge un libro è costretto a stare zitto da chi scrive, chi legge compra il suo silenzio, chi compra un libro fomenta e capovolge l’omertà. Ma con la mamma biologica la partita è persa: pelle della sua pelle ma fine della tua. (Antonio Rezza)

Addio terza dimensione.

Esplode il luogo comune, i viventi non si accorgono di essere prigionieri di un monitor, vecchi e giovani, spossati dal desiderio di emergere, ritrovano nel reinventarsi la spietatezza dell’infanzia e la malvagità dell’adulto. L’Anelante vive confinato tra le muraglie, chiuso nel recinto, senza sporgersi, pretende di conoscere il mondo, lo fa per non accorgersi della vuotezza che gli riempie la vita. Disposto a tutto, per sostenere la gerarchia di sempre usa i sistemi virtuali di cui si è impadronito. (Flavia Mastrella)

“Dopo Tosca e Neri Marcoré, anche Antonio Rezza e Flavia Mastrella, amici dell’Accademia teatrale Arotron, ci mostreranno come le parole abbiano il potere di restare e lasciare il segno, che è poi l’obiettivo della rassegna culturale Verba manent”, dichiara Franco Mannella, direttore artistico e fondatore dell’Accademia teatrale Arotron. 

Lo staff dell’Accademia è già al lavoro per i prossimi appuntamenti firmati da Arotron:

il calendario estivo del Convivium artis 2019, che dal 17 al 21 luglio si terrà a Pianella, promette nomi importanti del panorama culturale.

I biglietti per “Anelante” di Rezza Mastrella sono acquistabili sul Ciaotickets e nei relativi punti vendita:

  • intero 18 euro;
  • ridotto 12 euro (under 28, over 65 e disabili non accompagnati);
  • gruppi (da 5 persone in su) 10 euro;
  • omaggio per diversamente abili accompagnati.

Per info: 345.5411135 (accademia Arotron e spettacoli) info.accademia@arotron.it ; www.arotron.it

Note sull’accademia teatrale Arotron

Àrotron in greco antico significa aratro. L’aratro è formato da tre elementi fondamentali: il coltro, o coltello, che incide il terreno; il vomere, che solleva la zolla; il versoio, che la rivolta.

La nostra idea architettonica e le idee che in essa prenderanno corpo si prefiggono l’ambizioso intento di incidere, sollevare e rivoltare il terreno dell’arte. (Franco Mannella)

L’accademia teatrale Arotron nasce nel 2014 a Pianella nella provincia di Pescara. Già dalla sua genesi il progetto racchiude in sé accademia teatrale, produzione di eventi, spettacoli, rassegne locali e festival internazionali nel territorio abruzzese con l’obiettivo di divenire un polo culturale, votato alla diffusione e sensibilizzazione delle arti teatrali e figurative in genere: un luogo dove coloro che vi partecipano possano formarsi e nel contempo esprimersi in una vera scuola di arti; un laboratorio permanente, in cui le realtà del territorio si confrontano con realtà nazionali e internazionali, creando scambio e contaminazione artistica e culturale.

Arotron Franco Mannella

Con Arotron Franco Mannella, attore, regista e doppiatore pescarese, dà vita a un’idea che progetta e finanzia in prima persona,  avvalendosi della collaborazione di diversi artisti e creativi abruzzesi, per offrire uno spazio che dia formazione, produca eventi culturali e di intrattenimento e crei un indotto e un ritorno economico per il territorio locale.

Il corso dell’accademia prevede tre anni di formazione con una frequenza settimanale di circa 20 ore; le lezioni si tengono a Pianella (PE) e prevedono anche attività laboratoriali e dimostrazioni di lavoro nei fine settimana. I corsi iniziano a fine ottobre / inizio novembre e vanno avanti fino a metà giugno per una durata totale di circa otto mesi. Al termine del triennio verrà assegnato l’attestato di frequentazione dell’accademia teatrale Arotron con qualifica di attore professionista.

Direttore artistico dell’accademia teatrale Arotron è l’attore, regista e doppiatore Franco Mannella.

Docenti dell’accademia sono anche:

Alba Bucciarelli, Chiara Colizzi, Angela Crocetti, Maria Adele D’Amaro, Miriam Di Nardo Di Maio, Daniele Campea, Gianni Colangelo, Emiliano Coltorti, Massimiliano Fusella, Domenico Galasso, Andrea Pangallo, Andrea Iarlori e Massimiliano Dezi.

Per saperne di più: 345.5411135 e info.accademia@arotron.it ; www.arotron.it

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Autore dell'articolo: Redazione