Chieti, street art e break dance al parco di via Amiterno

CHIETI – Al via anche a Chieti, il 26 settembre, il primo esperimento cittadino di arte partecipata. Si tratta di un progetto che nasce su proposta dell’Assessorato all’Innovazione Sociale e della Consigliera delegata alle politiche per la famiglia, Valentina De Luca, in collaborazione con Chieti Solidale e che domenica dalle ore 16 alle ore 19, radunerà bambini e cittadinanza nel Parco Pubblico di via Amiterno, dove prenderà vita un’iniziativa con writers e ballerini di break dance con gli artisti “Evil-Kenivol” Matteo Liberi e Davide Mancini e le coreografie dance di Grow up.

“L’evento nasce per ravvivare la zona, contribuendo a coinvolgere i ragazzi e la cittadinanza del quartiere e di altre zone – così il sindaco Diego Ferrara – È un progetto che sperimenta un concetto di riqualificazione urbana basato su attività creative e su un movimento che è vicino alle preferenze e alla vita dei ragazzi. La città si può cambiare anche attraverso questo tipo di attività soprattutto perché accorciano le distanze con i nostri cittadini più importanti, i giovanissimi”.

“Quello del 26 sarà un laboratorio all’aperto in cui i bambini e gli adolescenti presenti potranno sperimentare le tecniche dei graffiti e passi di break dance in un contesto di socializzazione e aggregazione – così l’assessore all’Innovazione Sociale, Mara Maretti e la consigliera Valentina De Luca – Il programma dell’evento prevede laboratori di street art su pannelli mobili che saranno collocati nella ludoteca comunale, il tutto in concomitanza con l’esibizione di alcuni ballerini di break-dance. L’idea di promuovere un laboratorio sperimentale di arte partecipata è nata dopo aver visto un’esperienza simile a San Buono, un bellissimo borgo dell’entroterra nella provincia di Chieti, dove un gruppo di 30 ragazzi ha realizzato, sotto la guida di esperti writers, un’opera di street art lungo un muro alle porte del paese; esperienze interessanti sono state anche quelle del Festival delle Kulture Urbane a Pescara all’inizio di settembre, applicazioni che ci hanno convinto a procedere. Così abbiamo deciso di tentare anche a Chieti un percorso di riqualificazione di determinate zone della città, come quelle periferiche, attraverso la street-art e attività capaci di rendere partecipi i ragazzi. Il luogo è stato scelto con gli artisti del progetto, ma vogliamo considerarlo un punto di inizio di un percorso nella città, da dove avviare un cammino volto a riconoscere la centralità delle culture giovanili emergenti e dare rilevanza alle aree periferiche, attraverso la promozione della creatività e delle capacità artistiche delle giovani generazioni. Vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questa prima sperimentazione, dagli artisti, agli uffici e Luigi Romilio per la collaborazione all’organizzazione logistica di un evento aperto ai ragazzi e alle famiglie”.

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Autore dell'articolo: Redazione