Il Trabocco Spumante Abruzzo Doc protagonista all’enoteca Be Wine con Fernando Nucci

MONTESILVANO – L’enoteca Be Wine di Montesilvano ha ospitato, ieri pomeriggio, un’interessante degustazione del Trabocco Spumante Abruzzo Doc organizzata dalla Fisar di Pescara nell’ambito degli incontri AperiFisar. L’incontro, introdotto dal delegato Fisar Pescara Alessandro Scena, è stato condotto dal sommelier professionista Fernando Nucci, vero e proprio decano del genere in quanto esercita l’attività sin dal 1981 ed è stato in assoluto il primo sommelier della nostra regione. Nucci ha ricoperto, per oltre 30 anni, il ruolo di maître di sala del prestigioso ristorante “Guerino”, sul lungomare Matteotti, in un’epoca in cui l’enogastronomia non era così di moda come oggi, e dunque c’era pochissimo spazio per i cialtroni e gli improvvisati, garantendo di conseguenza (e giocoforza) una maggiore qualità nel dibattito nonché una riflessione attorno al food and wine decisamente diversa da quella odierna.

Alessandro Scena, delegato della Fisar Pescara

Siamo partiti proprio da queste considerazioni per confrontarci con Di Nucci anche sull’evoluzione che il vino (e, soprattutto, la “cultura del vino”) ha seguìto negli ultimi tempi, arrivando altresì allo sviluppo di un maggior interesse per le bollicine, fino all’idea del Consorzio tutela vini Abruzzo che, un anno fa, ha presentato ufficialmente questo marchio collettivo, simbolo iconico del territorio riconosciuto in tutto il mondo, che mira a valorizzare gli spumanti prodotti con Metodo Italiano in Abruzzo solo da uve autoctone quali Passerina, Pecorino, Trebbiano, Montonico, Cococciola e Montepulciano d’Abruzzo, caratterizzate da alta acidità e bassa gradazione: due qualità che le rendono uniche e che donano eccellenti basi spumanti.

Uno degli spumanti degustati

Ad utilizzare per il momento il riconoscimento del marchio Trabocco, e il relativo regolamento approvato dal Consorzio nel 2022, sono le cantine Casal Thaulero, Citra, Eredi Legonziano e Vin.Co. Proprio quest’ultima è stata protagonista ieri, in particolare il Vinco “VenereBio” Trabocco Bianco Spumante d’Abruzzo Doc Bio Brut (Cuvee Biologica). Un vino da aperitivo, che si presta ad esempio per l’abbinamento con antipastini delicati di mare, e che ha una presa di spuma di 15-25 giorni, con l’intero periodo di presa di spuma e affinamento che arriva a durare 100 giorni. Avevamo già avuto modo in passato di assaggiare questo vino, rimanendone estasiati. Merito del suo mix avvolgente (e coraggioso) di Cococciola e Pecorino: uno spumante che al primo impatto ha una sensazione di lievito, la famosa “crosta di pane”. Beverino e suadente, ci dà modo di sentire al naso i fiori bianchi e la pesca.

Fernando Nucci durante una spiegazione

Considerevole anche l’altro spumante in degustazione, il Cuvee Bianco extra Dry, con un sentore di melone e meno bollicine, ma più acido e con più zucchero. Se oggi, nell’eterno dilemma Cerasuolo sì-Cerasuolo no, si fa un gran parlare del Rosato doc come ulteriore possibilità di espandere gli orizzonti del vino abruzzese, ci permettiamo di affermare che una buona gamma di spumanti può comunque costituire uno sbocco – anche economico – di assoluto prestigio. Altro che Prosecco, con tutto il dovuto rispetto. D’altronde Nucci lo ha detto chiaramente: “C’è una grande differenza tra noi e i francesi, che con 4 formaggi hanno conquistato il mondo! Noi abbiamo molta più varietà, ma loro sono stati più bravi a saper vendere le proprie peculiarità”. E se lo dice uno come lui, che in Francia ha vissuto e lavorato, e quindi conosce molto bene la realtà transalpina, c’è decisamente da credergli. Prossimamente la Fisar Pescara organizzerà altri incontri a tema vino, e VistAbruzzo non mancherà.

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Autore dell'articolo: Redazione