TERRAMÀNE: PRESENTATO IL DISTRETTO RURALE DELLE COLLINE VERDI D’ABRUZZO

MOSCIANO SANT’ANGELO – Un progetto che ha voluto mettere al centro le esperienze virtuose degli operatori. È questo l’intento del Distretto Rurale Agroalimentare Terramàne che è stato presentato dal Gal Terreverdi Teramane a Mosciano Sant’Angelo. L’incontro, in attesa della costituzione ufficiale, ha illustrato i risultati delle fasi di progettazione e di pre-incubazione. Il DIRU Terramàne ha proposto fin dall’inizio un approccio dal basso e che si sviluppa intorno alle parole chiave sostenibilità ambientale, capacità produttiva, matching e networking.

I distretti rurali sono sistemi produttivi caratterizzati da un’identità storica e territoriale omogenea derivante dall’integrazione fra le attività agricole e altre attività locali, nonché produzioni di beni e servizi di particolare specificità, coerenti con le tradizioni e le vocazioni naturali e territoriali. Hanno aperto i lavori il presidente del Gal Pasquale Cantoro e Fabrizio Luciani presidente della società di consulenza Partners srl che ha seguito le fasi di progettazione del distretto.

Gli obiettivi del DIRU sono: accrescere tra gli attori pubblici e privati del territorio la cultura della cooperazione e del saper fare sistema, promuovere progetti pilota e sostenere la creazione e lo sviluppo di filiere corte e mercati locali sostenibili a livello economico, sociale ed ambientale.

“Il progetto è nato già prevedendo un forte sviluppo “dal basso” – ha detto il presidente Cantoro – era presupposto fondamentale che il territorio avesse un ruolo attivo. Questa convinzione si è rafforzata man a mano che acquisivamo conoscenza dei risultati delle analisi condotte ma soprattutto una volta avviato il confronto con gli operatori è stata evidente la voglia di dialogare e partecipare. Abbiamo appreso tante lezioni, ma soprattutto la centralità delle persone e delle relazioni per il successo del DIRU, come progetto del territorio, per il territorio. I membri devono essere soggetti attivi e protagonisti, persone fisiche che condividono saperi e cercano relazioni per meglio affrontare le sfide in un’ottica di competizione-collaborazione”.

Il Gal Terreverdi Teramane, che ha voluto fin dall’inizio dare un ruolo centrale alle aziende, lo ha confermato anche nell’organizzazione di questo incontro. Dopo la presentazione di tutte le fasi progettuali, la parola è passata “al territorio” che ha illustrato attraverso la voce di alcuni operatori, che hanno partecipato attivamente alle fasi di progettazione, le idee e i progetti del programma di attuazione del Distretto: Matteo Montecchia del Frantoio Montecchia, Walter D’Ambrosio dell’Azienda Terra di Ea, Manuel D’Elpidio dell’azienda Podere Francesco, Roberto Cerquitelli della Tenuta Sant’Ilario, Paolo Savini De Strasser delle cantine Abbazia di Propezzano, Simone Renzi del pastificio La Nuova Chitarra, Chiara Cantoro della società agricola Cantoro e Luigi Diubaldo dell’azienda agricola Diubaldo.

“La nostra proposta – ha detto Walter D’Ambrosio di Terra di Ea – ha messo al centro l’ottimizzazione delle risorse e del sapere condiviso. Noi che siamo oggi una realtà ben organizzata e suddivisa in vari comparti ci mettiamo a disposizione per condividere sia il metodo di lavoro che le conoscenze affinché le piccole aziende possano pianificare e operare al meglio nel loro lavoro”.

L’idea di Simone Renzi del pastificio La Nuova Chitarra si basa sul supporto alle piccole aziende per una logistica sostenibile.

“Abbiamo immaginato – ha concluso – un Agrihub, una piattaforma integrata che offra soluzioni complete per la gestione della logistica dei magazzini. Questo nell’ottica di avere un unico polo per agevolare, anche in ottica di costi, le aziende di piccola dimensione che fanno piccoli numeri e fanno fatica a gestire le spedizioni in breve tempo e quindi poco, e con grande difficoltà, si approcciano alla vendita online”.

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Autore dell'articolo: Redazione